10 Giugno Saul Bellow

10 Giugno 2019 Saul Bellow

In occasione dell’ anniversario della nascita oggi ricordiamo Saul Bellow

 

 

Lo spunto di oggi ci viene fornito da una serie di frasi e citazioni del famoso scrittore

 

Il mio comportamento implica che c’è una barriera contro la quale io ho spinto tutta la mia vita, fin dall’inizio, con la convinzione che fosse necessario spingere, e che qualche cosa ne dovesse risultare. Forse, che riuscissi a un dato momento a passare dall’altra parte. Devo avere sempre avuto questa idea. E’ fede? O è semplicemente un atteggiamento infantile, come quando ci si aspetta di essere amati perché si fa bene il compito? E se stai proprio cercando la spiegazione psicologica, ebbene sì, è infantile, e classicamente depressivo. Ma Herzog non credeva che la spiegazione più acre o la più scarna fosse, in obbedienza alle leggi della parsimonia, necessariamente la più vera. Impulsi, slanci, amori, intensità, svagatezza appassionata fanno di un uomo un malato. Quanto tempo potrò sopportare queste percosse interiori? La parte frontale di questo corpo  si abbatterà. La mia vita intera batte contro i propri limiti, e l’impeto di desideri inibiti che ritorna in forma di veleno lancinante. Male, male, male… Frenetico, caratteristico, estatico amore che si trasforma in male.

Saul Bellow, Herzog, p. 350

Herzog è un romanzo epistolare ubblicato nel 1964.  Questo lavoro di Bellow, precede i prestigiosi riconoscimenti che qualche anno più tardi gli verranno assegnati: il Premio Pulitzer nel 1975 e il Nobel per la Letteratura nel 1976.

Se sono matto, per me va benissimo, pensò Moses Herzog. C’era della gente che pensava che fosse toccato, e per qualche tempo persino lui l’aveva dubitato. Ma adesso, benché continuasse a comportarsi in maniera un po’ stramba, si sentiva pieno di fiducia, allegro, lucido e forte. Gli pareva d’essere stregato, e scriveva lettere alla gente più impensata. Era talmente infatuato da quella corrispondenza, che dalla fine di giugno, dovunque andasse, si trascinava dietro una valigia piena di carte. Se l’era portata, quella valigia, da New York a Martha’s Vineyard. Ma da Martha’s Vineyard era riscappato indietro subito; due giorni dopo aveva preso l’aereo per Chicago, e da Chicago era filato in un paesino del Massachusetts occidentale. Lì, nascosto in mezzo alla campagna, scriveva a più non posso, freneticamente, ai giornali, agli uomini pubblici, ad amici e parenti e finì per scrivere pure ai morti, prima ai suoi morti e poi anche ai morti famosi.

Bellow fu un ottimo osservatore di esseri umani :

 

Un uomo può fare molte cose strane, ma fin quando non ha una teoria in proposito, noi lo perdoniamo. Se invece dietro le sue azioni c’è una teoria, tutti gli danno addosso.

 

E per concludere , ebbe modo di visitare ed amare il caldo e meraviglioso continente africano ( come i protagonisti del mio libro )

L’Africa mi toccò l’animo già durante il volo: di lassù pareva un antico letto d’umanità. E a 4000 metri di altezza, seduto sulle nubi, mi pareva d’essere un seme portato dal vento.

Vi invito, come sempre ad approfondire l’argomento e , se lo desiderate , a condividere con noi opinioni e pensieri

Lella Dellea

OurFreeTime

 

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