
29 Maggio Dante Alighieri
Il Poeta, padre della letteratura in lingua italiana nacque presumibilmente nel mese di Maggio
Ieri abbiamo parlato di un poeta Italiano molto noto , Giacomo Leopardi, oggi invece ci spostiamo a ritroso di qualche secolo per raggiungere Dante Alighieri
Ourfreetime, sempre alla ricerca di nuovi spunti oggi vi propone una citazione del poeta toscano.
Cenni su Dante Alighieri
Artista eclettico che ben rappresenta la svolta letteraria e culturale del XII secolo , fu poeta, letterato, politico, filosofo e teologo.
Della vita di Dante si hanno poche notizie biografiche documentate, ci si basa sui riferimenti da lui utilizzati nelle sue opere o su ricerche e ipotesi.
Dante è il diminutivo di Durante e Alighieri viene coniato da Boccaccio, tra i primi commentatori di Dante: l’originale cognome dovrebbe essere stato Alagherii (figlio di Alagherio) o de Alagheriis (della famiglia degli Alagheri)
Nel 1285 Dante sposò Gemma Diodati, da cui ebbe tre figli: Pietro, Iacopo, Antonia e forse un quarto, Giovanni. L’unione, ome spesso accadeva all’epoca non era frutto di un sentimento romantico ma una decisione contrattuale, pare che l’ accordo notarile risalga al 1277 quando Dante aveva solo 12 anni.
Durante la gioventù si dedicò allo studio dei classici e all’approfondimento di filosofia e teologia. Fondamentali furono gli incontri con Brunetto Latini, studioso di retorica, e Guido Cavalcanti, esponente del Dolce stil novo.
Per quanto riguarda la filosofia Dante fu affascinato da Tommaso e dai cosiddetti aristotelici,sostenitori della necessità di un’integrazione tra fede e ragione.
La scena politica fiorentina è dominata dallo scontro tra Bianchi e Neri, due fazioni del partito guelfo, che detiene il potere dal 1266, anno della battaglia di Benevento.
I Bianchi esprimono gli interessi dei finanzieri e dei ricchi mercanti, i Neri, guidati dalla famiglia dei Donati, sostengono la restaurazione del potere nobiliare e sono disposti ad appoggiarsi al papa, per raggiungere il loro scopo.
Dante, è sostenitore dell’autonomia dei Comuni,ed appoggia i Bianchi Si scontra con Bonifacio VIII, intenzionato a restaurare il potere dei Neri, per affermare la propria egemonia in Toscana.
Nell’ottobre 1301 è uno dei tre ambasciatori che il governo dei Bianchi manda a Roma, per sondare le intenzioni papali. Il primo novembre le truppe angioine di Carlo di Valois, alleato del papa, entrano a Firenze, imponendo il governo dei Neri, che scatenano una dura repressione nei confronti dei nemici e costringono Dante ed altri alla fuga e all’esilio.
Il tema politico viene largamente affrontato da Dante nel De monarchia, trattato politico, in latino.
Attorno al 1310 appare imminente la discesa in Italia di Arrigo VII di Lussemburgo; Dante compone molte lettere per favorire l’azione di riunificazione imperiale in Italia – in questi anni Dante compone il De monarchia. La morte prematura di Arrigo vale a Dante l’opposizione dei signori locali
Dante muore nel settembre del 1321 dopo aver concluso “il Paradiso” .
La Commedia
La Commedia è il racconto di un viaggio, che ha un significato letterale e un altro allegorico.
- Il significato letterale è quello del viaggio di un uomo,( l’autore stesso) Questo percorso ha la funzione di illustrare al lettore la condizione delle anime post mortem, e si svolge nella settimana santa dell’anno in cui papa Bonifacio VIII indisse il primo Giubileo della Chiesa cristiana.
- Il viaggio ha però anche un significato allegorico, ovvero quello di un percorso di purificazione morale e religiosa che ogni uomo può e deve compiere in questa vita per ottenere la salvezza eterna.
I personaggi assumono quindi doppia valenza:
- Dante è ad esempio il poeta fiorentino nato nel 1265 e autore della Vita nuova (senso letterale), ma è anche ogni uomo (senso allegorico);
- Virgilio è il poeta latino autore dell’Eneide, ma anche la ragione naturale degli antichi filosofi in grado di condurre ogni uomo alla felicità terrena;
- Beatrice è la donna amata da Dante e morta a Firenze nel 1290, ma è anche la teologia rivelata e la grazia divina in grado di condurre ogni uomo alla felicità eterna.
È allora evidente che Virgilio, allegoria della ragione umana, può guidare Dante solo fino al Paradiso Terrestre posto in vetta al monte del Purgatorio, che è a sua volta allegoria della felicità terrena e del possesso delle virtù cardinali (prudenza, fortezza, temperanza e giustizia), mentre sarà Beatrice a guidare Dante fino al Paradiso Celeste, allegoria della felicità eterna e del possesso delle virtù teologali (fede, speranza e carità).
Fonti:

