Eccoci con una nuova tappa del Blog Tour dedicato a “Graffi(ti)…di me e di te” di Arianna Venturino
Abbiamo rivolto alcune domande all’autrice …
- Ciao Arianna, raccontaci un po’ di te. Se molto giovane ma sei già molto impegnata , blogger, scrittrice, grafica … come fai a conciliare queste tue passioni con la vita di tutti i giorni?
Quando lavoravo era abbastanza complicato, non riuscivo a gestire tutto e la sera impazzivo dietro a ogni cosa. Da quando ho lasciato il lavoro e faccio solo questo, riesco tranquillamente a gestire il mio tempo. Certo, ci sono giorni che vorrei urlare ma sono tutte cose che amo fare e alla fine non mollo mai la presa in nessun campo!
- Immagina di dover scrivere una favola brevissima ( max 200 parole) in cui ci racconti la magia e le emozioni che ti regala la scrittura
Bella domanda ahahah, ci proviamo!
C’era una volta il magico mondo della scrittura, dove giovani e adulti si rifugiavano. Esso, era un luogo magico, incantato, fatto di matite dalla punta rotta e fogli accartocciati e lanciati qua e là.
Alcuni invece preferivano la magia che usciva dalla testiera del computer, tra questi c’era una ragazza che rimaneva incantata davanti allo schermo con le dita danzanti, frenetiche e senza controllo. Diceva che i personaggi le parlavano, le dicevano esattamente cosa fare e le raccontavano la loro storia. Così, la ragazza, veniva accompagnata per mano dal primo all’ultimo foglio fino a farle giungere la parola “FINE” e farle dare inizio a una nuova storia.
- E ora parliamo di questo ultimo lavoro. Come è nato?
Graffi(ti) di me e di te è nato per caso, come scritto nella favola di prima, i personaggi hanno bussato alla mia porta facendo un gran baccano. Avevano voglia di dirmi qualcosa, di raccontarsi, e io ho dato loro ascolto. Mi sono innamorata talmente tanto dei miei protagonisti che non potevo lasciarli andare e così ho pensato di farne una dilogia.
- Qual’è il personaggio di Graffi(ti) che ritieni più simile a te e perché?
Direi Luna e Kimberly insieme. Luna per la sua testardaggine e debolezza. Kimberly per la sua stabilità e tranquillità.
- Concluderei chiedendoti di associare un colore ad ogni libro da te scritto e spiegarci perché.
“Senza più paura” direi il nero perché tratta di una tematica molto forte e di bullismo.
“Ti vengo a prendere” direi rosso perché ricco d’amore
“Graffi(ti) di me e di te direi multicolor, è un libro che definirei come un quadro astratto dai mille colori.
Grazie ad Arianna per la disponibilità