Recensione “Ethan – L’angelo del silenzio” di Federica Contini

Oggi parliamo di un nuovo romanzo, toccante, ben scritto ed emozionante.

Oggi vi propongo la mia opinione sull’ultimo libro di  Federica Contini, autrice abilissima nell’inserire tematiche delicate all’interno della narrazione.

 

Philip
Philip

Sinossi

Fare da babysitter a un bambino autistico? Il professor Donovan deve essere impazzito!

Ecco il primo pensiero di Kate.

Lei che già si vedeva immersa anima e corpo in una ricerca sperimentale all’avanguardia, o magari chiamata a rinfoltire le fila di una prestigiosa azienda della Silicon Valley, è costretta suo malgrado a piegarsi allo strambo volere del suo mentore.

Ma i guai della ragazza non sono finiti lì: il padre del bambino, infatti, è Philip Clark, uno dei professori più temuti e ammirati dell’intero ateneo, noto per essere un uomo schivo, ostile, poco incline al contatto umano e con origini aristocratiche a rendere ancora più austero il suo comportamento.

C’è di peggio? Ebbene sì, dato che Kate ha un trascorso scomodo e gravoso che ha sempre tenuto nascosto a tutti e che tale avrebbe dovuto restare per sempre. Mantenere un segreto con Philip Clark, tuttavia, è impossibile, e lei lo capirà presto, anzi, prestissimo.

Kate e Philip: due persone così diverse, ma in fondo così simili.

Il caso li mette l’una sulla strada dell’altro e un’esperienza iniziata in sordina, affrontata in punta di piedi e a fior di labbra, si trasformerà in fretta in qualcosa di terribilmente coinvolgente, li travolgerà tutti con la forza di un tornado, minerà le loro sicurezze e rimetterà tutto in discussione, compreso il loro futuro e la loro felicità.

 

La mia opinione.

Semplicemente splendido! Una storia semplice ma complessa al tempo stesso, un fiume di emozioni penetranti. Ho riso,pianto, sperato, mi sono arrabbiata, sono rimasta delusa, ho sperato, ho sorriso, mi sono commossa, ho vissuto con Kate ogni momento. Lo stile è chiaro, la lettura fluida e scorrevole ma ciò che più mi ha colpito è la rara capacità di trasmettere sensazioni e stati d’animo senza troppi giri di parole, descrizioni minuziose o artifici letterari. Semplice, diretta, pulita. genuina. Non conosco la sindrome di cui si parla quindi non saprei dire se ci sono delle inesattezze o degli errori a riguardo ma non è importante perché ciò che questa storia è riuscita a trasmettermi va al di là dei dettagli, come non saprei dirvi se ci sono errori o refusi, se anche ci fossero stati non li avrei colti, troppo concentrata nelle vicende, troppo immersa nella storia.
CONSIGLIATO: A chi vuole vivere un libro e non solo leggerlo, a chi è innamorato dell’Amore in senso lato, a chi nonostante le difficoltà conserva la speranza e la cura con devozione, a chi crede di aver perso la speranza e la fiducia nelle cose belle.
SCONSIGLIATO: A chi si sofferma troppo sui dettagli, a chi cerca la perfezione sintattica senza vedere il significato profondo di ciò che legge, a chi non è disposto ad emozionarsi.

 

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