Il buio della verità
Passione scrittura

“Il Buio della Verità” di Andreatta Baldanza

E se la pandemia da Covid fosse solo l’inizio della fine?

Disperazione, guerra, eros e passione apocalittica

PRIMO VOLUME DI UNA DUOLOGIA DISTOPICA

 

In un mondo in cui la maggior parte delle persone sono state spogliate di ogni diritto e della dignità umana, i pochi che sono nati privilegiati non hanno alcun diritto di essere infelici. (Declan Mallory)

 

Ci troviamo nel 2097: l’Europa come la ricordiamo non esiste più. Le quattro pandemie da Covid che si sono succedute l’hanno completamente falciata e ridotta all’osso, facendole acquisire il tetro nome di Ultime Terre. È rimasto poco o nulla, e quel poco che c’è non basta per tutti. E dove c’è miseria inevitabilmente c’è guerra per il potere, ed è proprio su questo che si concentra la storia di Declan, comandante della cellula operativa della Resistenza di Parigi: abbattere quel regime dittatoriale fondato da uno dei tanti Presidenti Perry che ben conosciamo, uno di quegli uomini che balla sulle disgrazie e approfitta della disperazione del popolo per autonominarsi dittatore. Ma come tutti gli esseri umani, anche il Presidente ha un punto debole: sua figlia Tayla.

 

Ero tornata solo per Declan, ma sarei rimasta per combattere. Avrei fatto la mia parte, e avrei pagato il prezzo, qualunque fosse stato.

Contro il mio stesso padre? Sì. Contro il mio stesso padre. (Tayla Perry)

 

Ed è a lei che puntano Declan e la Resistenza. Il problema sorge, però, quando il punto debole del Presidente si trasforma nel punto debole di Declan stesso, a causa di risvolti inaspettati.

 

Era stato un errore volerla conoscere, ed era stato un errore ancora più grande considerarla una persona. Avrei fatto meglio a vederla per ciò che era, un mero oggetto, un mezzo per uno scopo, non dissimile dalla radio che usavamo per comunicare o dal coltello con cui tagliavo il pane. Un attrezzo, tutto qui. Mi odiai per averle permesso di entrarmi in testa, al punto da detestare l’idea di farle del male. Si ha paura di far del male a delle forbici? (Declan Mallory)

 

Possono la crudeltà, il sangue, l’odio, il rancore trasformarsi nell’estasi dell’amore e della passione?

 

L’assurdità di aspettarsi un bacio in una situazione come quella era pari soltanto alla follia di desiderarlo. Sì, perché per un attimo, un momento minuscolo e allucinante, l’idea della sua bocca contro la mia aveva acceso scintille in posti che non voglio neppure nominare. Sapevo di aver ricambiato il suo sguardo con uno di pari intensità e di aver schiuso le labbra, come se lo stessi invitando.

Mi sentivo stupida e sporca per averlo fatto.  (Tayla Perry)

 

E quell’amore sarà abbastanza per cancellare una vita di sofferenze, di lotta, di fuga?

 

La sensazione di avere un debito da saldare verso il sangue che mi lordava le mani era con me da così tanto tempo che a volte prendeva il sopravvento e annichiliva il mio pensiero razionale.

Io volevo saldare quel debito, volevo lavare quel sangue, volevo smettere di avere incubi. Se questo significava morire, che fosse benvenuta la morte. (Declan Mallory)

Ufficio Stampa Blitos Edizioni

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