Intervista a Luisa Colombo vincitrice del Premio Speciale Milano donna Al Festival Milano International
Oggi vorremmo presentarvi l’autrice Luisa Colombo e il suo ultimo libro ” Il fiore dell’apocalisse”
E lo faremo attraverso le sue parole, grazie ad un’intervista gentilmente concessa in esclusiva per ourfreetime
Benvenuta Luisa. Parlaci un po’ di te, come persona e come autrice
Io sono una persona semplice che conduce una vita normale, ho un cane che adoro col quale trascorro quasi tre ore della mia giornata. Amo la vita, la natura, i viaggi, la lettura, la scrittura.
Sono molto inquieta, alla ricerca di migliorare me stessa, credo che la vita sia un percorso di crescita e ogni esperienza, sia positiva, sia negativa, sia fondamentale.
Come autrice beh, non spetta a me la valutazione, ma ai lettori.
Molti sostengono che sia importante per uno scrittore leggere molto. Cosa ne pensi? Tu cosa preferisci leggere?
Grazie Lella. Direi che è imprescindibile per uno scrittore leggere molto, solo attraverso la lettura si possono affinare le capacità e migliorare il proprio stile. Io leggo preferibilmente thriller, ma anche narrativa non di genere. Al momento sto leggendo Guillame Musso che trovo straordinario.
Grazie Luisa, non lo conosco ma mi appunto il suo nominativo per approfondire l’argomento, magari anche nel blog. Passiamo ad un’altra domanda, o meglio una sorta di piccolo esercizio:Prova a pensare ai personaggi dei tuoi libri, scegline uno e parlacene spiegandoci il perché della tua scelta.
Non ho dubbi, scelgo Maia, una delle protagoniste principali del mio thriller. Lei è una donna decisa, determinata e grintosa, all’apparenza un po’ chiusa in sé stessa e anche scontrosa, ma solo perché indossa una maschera per celare un passato troppo doloroso. Una donna che non si arrende mai, che lotta fino alla stremo delle sue forze per raggiungere i suoi obiettivi, nonostante i suoi scheletri negli armadi.
Se potessi vivere in un’epoca differente dalla nostra, passata o futura, quale sceglieresti?
Mi attrae il periodo storico del romanticismo, perché sono una persona inquieta sempre alla ricerca di qualcosa, ma nello stesso tempo temo che non mi troverei del tutto a mio agio. Adoro la fantascienza e non mi dispiacerebbe vivere in un’epoca futura, nella speranza che l’uomo abbia superato i problemi che affollano la nostra società e si possa vivere in un mondo più armonico.
Parliamo ora del tuo ultimo libro “Il fiore dell’apocalisse”. Potremmo definirlo un thriller psicologico. Quali sono, seconde te, gli elementi indispensabili per catturare l’attenzione senza rivelare troppo.
Certo è un thriller psicologico un po’ fuori dal comune, dove tutto ruota attorno a un misterioso simbolo, dove i quattro petali corrispondono ai quattro elementi della natura: acqua, aria, terra e fuoco, il ciclo della vita ed è anche il logo di un centro di meditazione da cui ha inizio l’incipit.
Unisce inquietudine ed esoterismo lanciando un messaggio sulla forza delle donne: per quanto oscure siano le situazioni riusciranno sempre e comunque a rialzarsi. Per questo motivo, si è aggiudicato il Premio Speciale Milano donna Al Festival Milano International.
Elementi fondamentali per catturare l’attenzione?
Suspence, capitoli brevi e salti di capitolo, enigmi, continui colpi di scena, finale spiazzante. Sembra che nel mio ci siano tutti, visto che i feedback sono positivi.
Raccontaci un aneddoto simpatico o significativo legato alla stesura di questo libro
Sono andata a spasso con il mio cane, vestito da agente FBI, per scovare il serial killer!
Divertente! Un agente in incognito!?
Torniamo a noi … Prediligi la pubblicazione con CE o Self? Per quale motivo?
Ho già provato a pubblicare Self, ma con risultati pessimi. Meglio una CE che garantisce la distribuzione nelle librerie.
Per concludere questa intervista ci regaleresti un estratto tratto da uno dei tuoi libri?
Certo posso regalare a chi non l’ha ancora letto un brano che secondo me potrebbe piacere e rende l’idea di come può essere il resto.
“Si avvolse la sciarpa attorno al collo e incrociò le braccia al petto.
L’aria fredda di fine autunno le sferzò il viso, mentre camminava con andatura decisa lungo il viale di betulle spoglie, sotto un cielo plumbeo.
Un fazzoletto di luna lottava per affiorare dalla nebbia. Neppure l’ombra di un essere umano. Melissa si pentì di non aver aspettato Valerio.
Un fruscio la distrasse. All’improvviso le parve di non essere più sola. Affrettò il passo.
Poi il brusio divenne uno scalpitare. Passi strascicati su foglie secche. Passi sempre più vicini. Un’ombra in movimento. Si girò di scatto. Brividi violenti lungo il corpo, le gambe tremanti. Il respiro affannoso. Il cuore in sussulto. Proseguì, pensando fosse solo frutto della sua immaginazione. Poi rallentò di colpo, guardandosi intorno.
Nessuno.
Eppure, qualcuno la stava osservando. Lo aveva percepito, lì, accanto a lei, o dietro di lei, nascosto dall’oscurità.
Correre, avrebbe dovuto correre.
Il sentiero era buio, troppo buio, gli alberi spogli si confondevano con il cielo notturno.
Si asciugò la fronte imperlata di sudore, nonostante il freddo pungente.
Una figura spuntò improvvisamente da dietro un albero. Lei tentò di sfuggire a due braccia robuste. Cercò di divincolarsi. Ne avvertì il respiro contro la pelle. Urlò con tutto il fiato, ma d’un tratto una mano fredda le tappò la bocca.
Dalle profondità salì una vibrazione, mentre affondava in una sorta di caldo vortice, come una stella inghiottita da un buco nero”.
Grazie Luisa, per la disponibilità e la chiarezza.
Lasciamo infondo al post il link per l’acquisto del tuo romanzo e speriamo di risentirci presto. Speriamo che tu abbia il desiderio di seguirci e di comunicarci le tue opinioni!
PER I LETTORI
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