
Ipocondria
L’ipocondria è un disagio legato all’idea o alla paura di avere una malattia grave o addirittura mortale.
ipocondrìa
s. f. [dal lat. tardo hypochondria, che è dal gr. (τὰ) ὑποχόνδρια, comp. di ὑπο– «ipo-» e χόνδρος «cartilagine»].
1. Nel linguaggio medico, preoccupazione ansiosa, organicamente infondata, relativa alla propria salute o alla condizione di particolari organi interni.
2. Per estens., nel linguaggio letter., forma acuta e grave di melanconia.
Fonte: Vocabolario Treccani
Origini del termine
Il termine ipocondria deriva dalla denominazione greca della zona superiore dell’addome, luogo corporeo di grande importanza per la dottrina ippocratica degli ‘umori’, soprattutto in rapporto con il configurarsi della melancolia a cui l’ipocondria venne collegata
Il termine ipocondria risale a Ippocrate che descrisse il “male degli ipocondri”, un disordine dello stomaco e della mente, che cagionava problemi digestivi, grande melanconia e paura di morire.
Attualmente, il sostantivo ipocondria viene sempre più frequentemente sostituito dall’aggettivo in espressioni che indicano dell’ipocondria stessa la qualità non di morbus, ma di sintomo d’accompagno, di tendenza; si può così parlare di reazioni psicogene a tinta ipocondriaca, di sviluppo sensitivo e di schizofrenie a componente prevalentemente ipocondriaca, oppure di ipocondrismi schizofrenici o, patologia molto importante, di depressioni ipocondriache.

