James Joyce , scrittore anticonformista che amava visitare l’Italia, padre di “Gente di Dublino”
James Joyce in breve
James Augustine Aloysius Joyce, noto semplicemente come James Joyce, è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.
Benché la sua produzione letteraria non sia molto vasta, è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo della letteratura del XX secolo, in particolare della corrente modernista.
Soprattutto in relazione alla sperimentazione linguistica presente nelle opere, è ritenuto uno dei migliori scrittori del XX secolo e della letteratura di ogni tempo.
James Augustine Aloysius Joyce, nasce a Rathgar, una frazione di Dublino, il 2 febbraio 1882.
Appartiene ad una famiglia agiata ma con il passare del tempo le condizioni finanziarie peggiorarono notevolmente. Inizia gli studi presso i Gesuiti per poi proseguire fino alla laurea in lingue moderne all’università di Dublino.
In questi anni inizia a dimostrare la sua indole anticonformista scrivendo articoli ed organizzando conferenze al teatro di Ibsen, considerato immorale e sovversivo
Nel 1904 scrive il saggio autobiografico “A portrait of the artist” che decide poi di trasformare nel romanzo “Stephen Hero”: questo “canovaccio” costituirà il nucleo centrale del successivo “Ritratto dell’artista da giovane”.
Nel frattempo, compone anche molte delle poesie, poi racchiuse nella raccolta “Musica da camera”.
Sul giornale “Irish Homestead” escono tre racconti poi compresi in un altro fondamentale libro di Joyce, “Gente di Dublino”.
Viaggia molto, e si recherà più volte in Italia. Soggiorna a Trieste dove incontra Italo Svevo e l’ispirazione per “Gente di Dublino” pare che sia merito anche di una lunga vacanza a Roma
Fonti: Wikipedia e Biografieonline