Riprende il consueto appuntamento del martedì con la poesia.
Oggi vi propongo un poema inedito da me realizzato ed ispirato da un episodio narrato in “Con l’Africa … nel cuore”
LA FUGA DI ZAIRA
E’ notte ormai ed è rimasta solo la luna ad illuminare il cammino,
le fronde degli alberi si agitano carezzate dal vento
il sentiero appare confuso, irto e procedere è quasi un tormento
eppur non possiamo fermarci , riposare e attendere il mattino.
Non udiamo più le loro voci , le urla i passi concitati,
spero che abbian perso le nostre tracce , che siano lontani
e proseguo con tenacia mentre stringo le vostre mani
ho paura ma non lo dico, spero non sentiate i miei battiti agitati.
Piccoli miei , siate forti , troveremo la pace!
Una nuova vita, in un luogo bello ed ospitale
il sole è ormai sorto e ai miei occhi stanchi la luce fa male
annusando l’aria sento odore di fumo, immagino un fuoco e della brace.
Le mie gambe stan cedendo , sono stremata,
quand’ecco uno strano rumore, un auto arresta la sua corsa
Vorrei scappare o almeno urlare, ma attorno alla gola ho una morsa
Ormai è la fine, è da me fuggita e gli si avvicina, la mia bimba adorata.
Con sommo stupore scorgo sorrisi sui loro volti tesi,
un uomo parla con la mia piccolina
pare tranquillo e la calma accarezzando la sua testolina,
si volta poi verso me ed il mio neonato di pochi mesi
Ci tende una mano,
mi rialzo con orgoglio e seguo l’istinto
mi lascio aiutare perché so che quel sorriso non è finto
e il suo sguardo è sincero, luminoso e umano.
Dopo tanta fatica siamo giunti a destinazione
lui non potrà più trovarci e costringerci a tornare
continuerà le ricerche ma poi dovrà abbandonare
andiamo verso il futuro piccoli miei, senza esitazione!
Lella