
Le avventure … 14° puntata
GianBartolomeo sembra agitato, ascolta ciò che l’interlocutore gli sta dicendo ma non parla per cinque minuti abbondanti, dopo di che balbetta confuso
< Ehh, si, sono qui con le ragazze! Si non preoccuparti, è tutto pronto per domani. Si a che ora arrivano in aeroporto?>
Nel frattempo picchietta con due dita sulla spalla di Colette ed inizia a gesticolare in modo scoordinato.
Mimì, non si sa come, comprende ciò di cui ha bisogno e gli porge carta e penna.
L’uomo le afferra con foga, senza ringraziare, si appoggia al tavolino per prendere appunti
< Mando qualcuno a prenderli in aeroporto alle 9:00, ma tu non ci sarai? >
nel frattempo inserisce il vivavoce e nel locale si ode la voce di Romualdo che tuona
< No, te lo avevo detto che mia moglie mi obbliga ad andare in vacanza. Chi la sente quella se non l’accontento! Fate voi e se avete bisogno chiamatemi>
Il Pusilli appare sempre più agitato, con il labbro inferiore sporgente e tremolante fissa le nuove arrivate con aria supplichevole.
< Ehm, sai … >
poi si interrompe
< Veramente, io non mi ricordavo ma … >
Inizia a far girare la penna tra le dita, si avvicina al distributore e si versa un bicchiere d’acqua, mentre il suo socio inizia a perdere la pazienza
< COSA non ti ricordavi? > chiede adirato.
< Bhe , io … avrei un impegno domani mattina e non potrò essere in negozio!>
le sue gote sono ormai paonazze e gli sguardi sgomenti delle tre fanciulle non fanno che aumentare la sua agitazione
< Ma, stai tranquillo, le ragazze sapranno come gestire la situazione >
Bruna non riesce a trattenersi ed un lamento, una sorta di rantolo gutturale le esce dalle labbra
< COSA? >
Il Parlotroppo interviene nuovamente,
< Non ho capito. Cosa avete detto? >
ma GianBartolomeo prontamente cerca di rimediare
< Non abbiamo detto nulla, sarà un’interferenza! >
Colette, con tono campo ed educato, cercando di nascondere l’agitazione chiede
< Scusate ma non credo che noi tre saremmo in grado di gestire la situazione. Siamo appena arrivate e non vorrei fare danni. Non sarebbe meglio spostare l’appuntamento? >
< Assolutamente no! >
si ode dal microfono e , prima di agganciare, il socio anziano ordina
< Gian, chiama subito PierPiero, se ne occuperà lui!>
GianBartolomeo appoggia il bicchiere ormai semivuoto sul mobiletto, con la mano aperta si picchietta la fronte, sogghigna e si dirige verso la porta per raggiungere il suo ufficio.
Bruna però interrompe la sua fuga
< Mi scusi, ma potrebbe dirci la password?>
L’uomo si ferma un attimo, pensieroso, dondola un po’ sulle suole ricurve prima di rispondere, e riprende il cammino senza rispondere. Mentre abbassa la maniglia però viene folgorato da un’illuminazione
< Mi pare che sia “Carpa di Dio” o qualcosa di simile. Leonica era fissate con il latino, diceva che voleva dire raccogli il momento o qualcosa di simile. Era strana quella ragazza. I pesci si pescano non si raccolgono!>
Detto ciò si allontana.
Milena si dirige verso il PC sogghignando e digita “ C A R P E D I E M” , poi esulta < Ok trovata!>
NB:
Questo racconto è un’opera di fantasia.
Personaggi , eventi e luoghi citati sono invenzioni dell’autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione.
Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone,è assolutamente casuale
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