
Le avventure … 18° puntata
MARTEDI’ 6 Settembre 2016 (Parte 18)
Sta per iniziare una nuova giornata di lavoro che si preannuncia impegnativa.
Mimì , Cocò e Bubù , dopo un buon cappuccino ed una brioche fresca al bar accanto al negozio, si dirigono con aria spensierata verso l’ingresso. Colette estrae dalla borsa l’enorme mazzo di chiavi.
< Come fai ad averle? > le chiede curiosa Bubù con tono ironico.
La biondina arrossisce visibilmente e sogghignando risponde
< Beh! Ieri sera, quando siamo uscite mi sono resa conto di aver dimenticato il giacchino in negozio e sono rientrata per prenderlo, scontrandomi …hihihi!>
Scoppia in una risata e non riesce a proseguire il discorso.
Milena cerca di calmarla < Prendi fiato e poi parla, altrimenti non capiamo nulla!> nel frattempo prende in mano la situazione, in senso letterale, e apre l’uscio.
< Dicevo. Ho incontrato GianBartolomeo che usciva in tutta fretta> fa un respiro profondo per non scoppiare nuovamente a ridere < e … quando mi ha vista ha fatto un sospiro di sollievo, mi ha lanciato questo > dice indicando la serratura < dicendo che doveva scappare e che oggi sarebbe arrivato tardi. Poi ha aggiunto…> ma non riesce a trattenersi, il volto le diventa Paonazzo e ricomincia a sghignazzare senza ritegno mentre gli occhi si riempiono di lacrime.
Bubù non riesce a trattenersi e la segue a ruota, iniziando anche a singhiozzare.
< Ragazze, datevi un contegno altrimenti inizio a ridere anche io e non ci fermiamo più!> le rimprovera Mimì con voce incerta.
La porta si apre e Pierpiero irrompe in negozio come un tornado
< Buongiorno! Cosa succede qui? Perché ridete? > ed inizia a guardarsi intorno spaesato.
Le tre giovani si calmano di colpo e lo osservano. Con tono poco convincente Bruna gli risponde < No, tranquillo non è per te! Ridevamo per altro!>
< Sarà! > risponde dubbio l’uomo < volevo ridere anche io ma non volete condividere! Guardate che io non sono uno stoccafisso some Romualdo! Dai, a me lo potete confidare!>
< Lascia perdere!> risponde prontamente Milena, piuttosto prepariamoci per l’incontro, tra meno do un’ora il nostro cliente sarà qui.>
Il venditore sgrana gli occhi in un’espressione stupita.
< Un’ora?! Allora faccio in tempo a fare colazione ed esce rapidamente>
Il telefono squilla
< P&P Library, sono Bruna, in cosa posso aiutarla?>
< Ma , da quando ci si presenta con il colore dei capelli? Io dovrei rispondere al telefono dicendo sono un po’ brizzolato?
< Mi scusi ma chi parla?>
< Sono Romualdo!> urla l’interlocutore, tanto che la giovane deve allontanare la cornetta.
< Buongiorno, signor Parlotroppo. Posso esserle utile?>
<Certo morettona! Il cliente è già arrivato? Mi passi GianBartolomeo? Ho provato sul cellulare ma non mi risponde, l’avrà dimenticato da qualche parte!>
La commessa si sforza di mantenere la calma anche se il suo volto esprime l’insofferenza verso l’atteggiamento arrogante dell’uomo.
< Veramente il Signor Pusilli non è qui , e non ho i capelli scuri, Bruna è il mio nome di battesimo!>
scandisce in modo glaciale ma educato, poi poggia la mano sul microfono e ad un volume bassissimo, udibile solo dalle due colleghe aggiunge
< Troglodita , cafone , maschilista!>
NB:
Questo racconto è un’opera di fantasia.
Personaggi , eventi e luoghi citati sono invenzioni dell’autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione.
Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone,è assolutamente casuale
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