Colette trattiene a stento una risata e Amilcare sospira alzando gli occhi al cielo.
Torquato, terminata la telefonata, entra in negozio senza degnare della benché minima attenzione lo sbadato proprietario del negozio.
Romualdo invece diventa paonazzo e con tono dispregiativo sentenza deciso < Sei un tarello! Guarda dove vai e poi non hai visto la mia mail di questa notte dove ti ricordavo l’appuntamento con Amilcare? Ti ho mandato anche un prospetto ben fatto, non come quelli che fai tu che non si capiscono!>
Il malcapitato , in imbarazzo , estrae il chewing gum ed inizia a giocarci arrotolandolo tra le dita.
< No , io veramente non ho visto nulla! >
Il Parlotroppo a questo punto sbotta nuovamente < Andiamo su in ufficio che ti faccio vedere e butta via quella schifezza !>
Gianbartolomeo, con aria sempre più afflitta segue il suo socio e , con noncuranza attacca la gomma masticata sul retro di un vaso posto vicino all’ ingresso.
Torquato inizia a lamentarsi < Ma zio siamo già in ritardo! Dobbiamo andare !>
< Si , Torqui, tranquillo tra un attimo andiamo. Aspettami qui e tieni compagnia ad Amilcare nel frattempo!>
Milena , stanca di aspettare , propone agli altri di accomodarsi ed inizia a preparare il materiale per la riunione. Colette chiede prontamente se qualcuno vuole fare colazione , sperando in cuor suo che i due uomini si allontanino per qualche minuto permettendo alle tre ragazze di godersi la brioche edi il che Bubù ha preso al bar accanto .
Amilcare , riflette un po’ per poi rispondere:
< Si grazie io gradirei un caffè ristretto!> il giovane rampollo coglie la palla al balzo per aggregarsi ed aggiunge. < Per me una spremuta di arance non troppo mature!>
Ma nessuno dei due pare intenzionato ad uscire dal negozio, così Bruna si offre volontaria e si dirige nuovamente verso il bar.
Lo squillo del telefono rompe il silenzio imbarazzato che si è creato nell’ambiente. Mimì afferra prontamente la cornetta e con tono allegro risponde < P&P Library , sono Milena , in cosa posso aiutarla?> dall’ altra parte un breve silenzio , poi
< Si … sono la Signorina Servetti. Potrei parlare con il signor Pusilli?>
< Un attimo solo , provo a verificare se è libero.>
Preme il tasto per trasferire la chiamata ed attende risposta , che , come prevedibile , non arriva.
< Mi dispiace signorina ma non risponde. Può lasciar detto a me o preferisce che la faccia richiamare?>
La vocina all’altro capo ribatte < Mi faccia richiamare per cortesia, mi servono delle firme e devo sapere quando passare. Grazie > e riaggancia.
Il tempo di riagganciare ed il telefono riprende a squillare < P&P Library , sono Milena , in cosa posso esserle utile?>
< Senti puoi chiedere a Stefania di salire? > click .
Cocò si avvicina all’amica con sguardo indagatore < Ma chi era?> Mimì è ammutolita.
<Il Signor Parlotroppo > risponde < ma chi è Stefania?>
NB:
Questo racconto è un’opera di fantasia.
Personaggi , eventi e luoghi citati sono invenzioni dell’autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione.
Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone,è assolutamente casuale
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