GIOVEDI’ 8 Settembre 2016 (Parte 35)
In tarda mattinata, verso le 10.30 finalmente Romualdo e torquato lasciano la libreria e, dopo poco, anche Gian Bartolomeo si dilegua dicendo ad Amilcare che non crede di poter dare valore aggiunto all’ incontro e che le ragazze sono bravissime ed indipendenti.
In seguito il lavora risulta fluido e procede nel migliore dei modi, per fortuna il collaboratore esterno si rivela una persona preparata, professionale e garbata e le decisioni vengono prese rapidamente.
Durante la pausa pranzo le tre ragazze si ritrovano poi a mangiare una piadina in compagnia in un locale del centro non troppo distante dal loro luogo di lavoro.
Avvertono il rumore del campanello della porta d’ingresso, si voltano all’ unisono, appena in tempo per vedere Dario che entra con passo tranquillo nel locale, saluta il titolare con aria seria e poi sentenzia < Come lei sa io non sono qui in veste ufficiale, e sono una persona disponibile e tollerante, tuttavia mi preme raccomandarle di prestare la massima attenzione nulla preparazione del mio pasto, perché potrei chiamare i miei colleghi dei Nas e richiedere un’ispezione.> si accinge poi a pagare il conto e a voltarsi per cercare un tavolo libero. Avvistate le tre commesse si avvicina e chiede gentilmente se può aggregarsi a loro.
< Buongiorno ! > esordisce con entusiasmo < perché mi guardate con aria stupita? > chiede sedendosi comodamente sul divanetto accanto a Mimì.
Bubù che è notoriamente molto curiosa non riesce a trattenersi < Scusa ma non sapevo che tu avessi contatti così influenti. Mi stupiva questo tuo atteggiamento così disinvolto e professionale nel contempo!>
< Ah , per quello che ho appena detto? Scherzavo naturalmente, ma quando vuoi bleffare per ottenere qualcosa la tranquillezza è tutto!> Mimì . a questo punto, scoppia in una fragorosa risata < Lo sapevo ! In fondo è noto che can che abbaia non dorme!>
< Si ma poi state tranquille , quel povero ragazzo è sguercio forte negli occhi quindi non mi riconoscerebbe nemmeno se fossi a dieci centimetri da lui!>
In quel momento entra anche GianBartolomeo parlando al telefono a voce alta < Non facciamo “dietrologia” inutile per favore! Lo avrei fatto anche io ma mi hanno preso in sprovvisto>
Colette , abbassando la voce , rivolta alle colleghe < Ragazze, cosa ne dite se ci dileguiamo? Dario se vuoi puoi venire con noi naturalmente!> l’uomo declina l’invito e, anzi raggiunge il Pusilli ed inizia a parlare con lui distraendolo mentre il terzetto si allontana.
Durante il tragitto le tre fanciulle si scambiano opinioni sul nuovo posto di lavoro. La settimana di prova sta per terminare ma nessuna delle tre ha le idee chiare, hanno creato subito un solido legame tra loro ma non hanno ben compreso l’opinione dei due titolari nei loro confronti e si confrontano sulla possibilità di chiedere lumi in merito.
Il pomeriggio trascorre poi in tranquillità, tra la preparazione dei volumi per il sito e la compilazione dei moduli necessari, nessuna traccia del Pusilli e del Parlotroppo tanto che , alla chiusura, dopo aver sistemato tutto e spento le luci, Colette decide di tenere le chiavi per riaprire l’attività il giorno successivo.
NB:
Questo racconto è un’opera di fantasia.
Personaggi , eventi e luoghi citati sono invenzioni dell’autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione.
Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone,è assolutamente casuale
Puntata Successiva