Recensione profilo di Ninfa
Passione scrittura

Recensione di “Profilo di Ninfa” di Fabrizio Fenu

Oggi vorrei raccontarvi la mia opinione su “Profilo di Ninfa”

Fabrizio Fenu ha realizzato un testo molto particolare, ricco di intrecci, di enigmi, misteri e amori raccontati con stile

Prima di leggere la recensione vi invitiamo a leggere il precedente post dedicato al libro in oggetto .

 

La mia opinione

“Profilo di Ninfa” è un’opera decisamente inconsueta per quanto riguarda la qualità dello stile e la capacità di inserire storie nella storia. Si tratta di un’opera con molteplici trame, in qualche modo intrecciate tra loro, a volte in modo bizzarro e nascosto, talaltra in modo più esplicito. Interessante la rivisitazione di testi classici in modo non solo moderno ma anche irriverente e trasgressivo ma allo stesso tempo consapevole. Il vocabolario utilizzato è comprensibile ai più ma è ben studiato e organizzato, lo stile è diretto in alcune parti, ironico in altre e quasi aulico in altre ancora. Un mix di termini, stili, attitudini, ritmi ed elementi narrativi. Dal punto di vista della trama l’ho trovato interessante e complesso, una lettura per cui è necessaria una certa dose di concentrazione e memoria oltre ad una certa “curiosità” e versatilità.Onestamente ho provato ad immaginarmi un “purista” dei classici inorridire di fronte alla reinterpretazione dell’Odissea o di fronte ad un Noè decisamente lontano dalla tradizione! Un’idea interessante e innovativa. Devo ammettere però che in alcuni punti la narrazione è un po’ lenta, essendo molto ricca di elementi la lettura necessita di tempo ed attenzione per non perdere il filo del discorso e per indurre il lettore a cercare una possibile interpretazione di ciò che è scritto. Alla fine il colpo di scena, ben mascherato a mio avviso, anche se preannunciato da alcuni indizi ben distribuiti.

CONSIGLIATO: A chi cerca un’opera diversa dal solito, a chi ama gli intrighi complessi, a chi crede che anche i grandi classici possano essere reinterpretati e utilizzati per raccontare storie attuali

 

SCONSIGLIATO: A chi ama i classici per ciò che sono e non accetta modifiche o reinterpretazioni estreme, a chi ama le letture veloci e snelle, a chi ha difficoltà ad intrecciare troppi elementi apparentemente distanti e contrastanti tra loro

 

 

Lo confesso, un po’ lo invidio. Invidio la sicurezza di chi non rischia niente, la coscienza del limite di chi si adegua alla propria miseria.

La serenità di chi non sente il bisogno di andare al di là del confine.

E il tempo di chi lo sa scandire, dosando l’offerta di chicchi di mais in una piazzetta caliginosa.

E poi, uno così non può essere solo al mondo.

Dev’esserci per forza qualcuno a casa che lo veste, che gli prepara da mangiare e che gli chiude il sacchetto di mangime per non far rovesciare tutto il mais nella tasca.

Sì, deve avere una madre.

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2 commenti

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