
Vittorio Alfieri
Conte Vittorio Amedeo Alfieri drammaturgo, poeta, scrittore e autore teatrale italiano
Vi proponiamo la citazione di un noto poeta italiano di cui vi abbiamo proposto un sonetto nella nostra rubrica “poesie d’autore” il 16 Gennaio 2018
Cenni su vita ed opere di Vittorio Alfieri
Nel 1783 fece stampare i primi due volumi delle Tragedie.
La tragedia è la forma artistica da lui prescelta perché la più adatta a rappresentare la sua concezione della vita basata sullo scontro tra oppressi ed oppressori, tra uomini eroici e tiranni, i quali non vanno intesi come simboli del potere assolutistico o di qualsiasi altro regime realmente esistente, ma rappresentano invece tutti quei limiti che impediscono la piena realizzazione dell’individualità umana. La libertà, che è il motivo trainante delle tragedie dell’Alfieri, non è una libertà politica, ma una libertà esistenziale. Risulta perciò chiaro come mai l’Alfieri scelga sempre personaggi già famosi, mitici, (Antigone, Saul, Bruto) per le sue opere e appare anche evidente la sua lontananza da quel “dramma borghese” che grazie a Diderot e Lessing trionfava in tutta Europa.
Dal 1785 si stabilì in Alsazia, a Colmar, alternando a questa residenza lunghi soggiorni parigini. Da qui fino al 1792 svolse un intenso lavoro, curando la stesura e l’edizione di varie opere: il trattato Del principe e delle lettere (1789), il poemal’Etruria vendicata(1786), le Rime (1789). Tra il 1787 e il 1789 pubblicò la nuova edizione delle Tragedie
Tornato a Firenze, dedica gli ultimi anni della sua vita alla composizione delle Satire, di sei commedie, della seconda parte della Vita e di traduzioni dal latino e dal greco. Nel 1803, a soli cinquantaquattro anni, muore assistito dalla Stolberg. La salma si trova nella chiesa di Santa Croce a Firenze.
Fonti:WeSchool e Liber Liber

