Siamo lieti di annunciarci che dal 20 Marzo è disponibile e il nuovo libro di Paolo Arigotti
Paolo Arigotti questa volta ci trasporterà nel periodo nazista
Senza indugiare oltre vi lasciamo la sinossi
E’ esistita una resistenza tedesca contro il nazismo? Se si, chi
furono coloro che trovarono il coraggio di opporsi, spesso a rischio
della vita propria e dei familiari?
Un episodio noto alle cronache storiche, oggetto di film e libri di
successo, fu la sedizione interna, sfociata nell’attentato alla vita di
Hitler del 20 luglio 1944, ordita da ristretti circoli oligarchici e
militari, con l’obiettivo di mettere fine ad una guerra ormai
irrimediabilmente perduta.
Nel rimandare ad altre e ben più degne analisi storiche dell’evento,
quel che preme sottolineare è che furono tante le voci, individuali e
collettive, che tentarono di levarsi contro Hitler, perfino nell’ambito
di un regime oppressivo ed intollerante verso qualunque forma di
deviazione rispetto all’ideologia ufficiale.
L’opera che vi apprestate a leggere vuole, al di là della trama,
restituire degna memoria a questi eroi, troppo presto dimenticati
per ragioni politiche collegate alla storia tedesca ed europea del
secondo dopoguerra.
I personaggi e le loro vicissitudini, frutto della fantasia dell’autore,
hanno lo scopo di dare a questi uomini e donne dimenticati un
nome, un volto ed una storia; ogni riferimento a persone o fatti
realmente esistiti o accaduti è del tutto casuale.
Non si tratta di personalità straordinarie, ma di comuni individui, a
volte semplici ragazzi e ragazze (una per tutte Sophie Scholl,
giustiziata nel 1943), che maturarono la consapevolezza delle
ingiustizie che venivano perpetrate attorno a loro.
La vicenda inizia con un incontro, o meglio un ritrovarsi, tra due
vecchie amiche, a distanza di anni da una serie di tragici eventi che
le videro, loro malgrado, protagoniste.
Si torna così indietro nel tempo, al 1936, subito dopo i giochi
olimpici di Berlino, con l’arrivo nella capitale tedesca della piccola
Edda e di suo padre, un diplomatico italiano inviato in Germania in
virtù dei legami di amicizia con Galeazzo Ciano; la decisione del
genitore di iscrivere la figlia – orfana di madre – in un collegio
privato d’elite, dove vengono accolte ed istruite ragazze
appartenenti alle famiglie della “Berlino bene” di quegli anni, si
rivelerà fatale.
L’altera ed enigmatica direttrice del collegio, la signorina Braun, è
un’indiscussa autorità al suo interno, eppure nonostante guidi
un’istituzione che opera grazie alla protezione di influenti esponenti
del regime, ci sono piccoli episodi che lasciano intendere alla piccola
Edda – e non solo a lei- che la donna non sia una convinta nazista.
Edda stringerà amicizia con alcune allieve del collegio, tra cui Greta,
figlia di un importante personaggio e suo fratello Mark, del quale
finirà per innamorarsi; sarà grazie a lui che conoscerà il mondo dei
giovani non allineati col sistema educativo nazista.
Incontreremo anche la piccola Ariel, un’altra ospite del collegio, e
due bambine di origine rom, Sabine e Kristal, sfuggite all’arresto ed
alla deportazione; le loro vicende si incroceranno con quelle degli
altri protagonisti.
Al pari della direttrice, il professor Heinlein è in apparenza un
fervente sostenitore del regime, ma rivelerà un volto del tutto
diverso, così come Annelise, altra allieva del collegio, imparentata
alla lontana con la famiglia Goebbels.
Un cenno a Quinnici, collega di lavoro del padre di Edda, che
collaborerà con quest’ultimo in un rischioso doppio gioco, che si
rivelerà tragico per entrambi.
Completano il quadro alcuni personaggi negativi (l’ispettore Volker
e la governante Severa), per lo più servitori o delatori del regime,
una specie molto diffusa all’epoca che, per tornaconto o semplice
meschinità, avrebbero gettatovicini o conoscenti nelle maglie
dell’apparato repressivo nazista.
Alla fine di tormentate ed intricate vicende, coloro che
sopravvivranno a guerra e persecuzioni faranno scelte
profondamente diverse, inevitabilmente influenzate dai loro
trascorsi.