Tristezza, speranza, amore, amicizia, alla ricerca di qualcosa di magico
Leggere le storie di Elena è come ritrovare dei “vecchi amici” e pur non conoscendo personalmente l’autrice la considero una gradita ospite del blog.
Prima di raccontavi le mie impressioni vi riepilogo brevemente alcune informazioni su “Qualcosa di magico” di Elena G. Santoro.
Titolo: Qualcosa di magico
Autore: Elena Genero Santoro
Edizione: Pubme- Policromia
Formati disponibili: Ebook e Cartaceo
Lunghezza: 240 pagine
La Storia – Qualcosa di magico
Nella casa al mare di Futura e Patrick, durante il periodo estivo, si susseguono una serie di visite e incontri. Prima il fratello di Futura in compagnia di Viola, Hanna ( sorella di Patrick alle prese con un amore platonico e apparentemente impossibile), Mac, attore di Hollywood e storico amico della coppia, con al seguito una giovanissima collega americana, e infine Manuela decisa più che mai a organizzare un matrimonio perfetto di cui tutti possano parlare.
Mentre Futura cerca di reagire al dolore per la perdita del padre e Patrick nonostante gli sforzi per sorreggerla e aiutarla si sente inutile, gli altri protagonisti si susseguono e interagiscono tra loro, ricompare una vecchia conoscenza: Claire
L’opinione di Lella di “Qualcosa di magico” di Elena G.Santoro
Lo stile fluido e la narrazione ben strutturata rendono la lettura particolarmente piacevole. I protagonisti sono ormai noti ed è quindi per me semplice “entrare nella storia”, riconoscere il temperamento e le reazioni di Futura, Patrick, Mac. Dopo la dolorosa perdita del padre ( in “l’ultima risata”) la nostra beniamina è in difficoltà. Si sforza di essere ospitale e disponibile come sempre ma è come se qualcosa dentro di lei si sia spezzato. Patrick manifesta la sua consueta sensibilità e dà prova non solo di una pazienza infinita ma anche di un amore puro e generoso nei confronti della moglie. E infine Mac, istintivo, eccessivo, capriccioso e capace di dare più di quanto creda. Anche gli altri personaggi risultano in uno stato di difficoltà ma ho apprezzato molto la loro capacità di trovare soluzioni, seppur a livello inconscio.
Mi ha fatto piacere accompagnarli verso la scoperta di qualcosa di magico, ossia verso la complessa ma affascinante capacità di gioire per le piccole cose, che sono poi il vero tesoro quotidiano a cui tutti noi dovremmo attingere.
Anche questa volta Elena ha fatto goal.
Con sensibilità, delicatezza ma anche pragmatismo e senso della realtà, ci ha condotti ad una riflessione profonda e alla riscoperta di una parte di noi che tendiamo sovente a nascondere.