Quando Borg posò lo sguardo su Eve
Passione scrittura

OurFreeTime “Quando Borg posò lo sguardo su Eve” di Annarita Petrino

Un Mondo diverso da quello a cui siamo abituati e…

 

La storia

Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l’unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l’unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall’errata convinzione di un’inesistente superiorità di una sull’altra

 

 

 

Raggiunse la grande scalinata di granito che portava all’ingresso della villa. L’ampio atrio interno
era decisamente più fresco rispetto a fuori: si era all’inizio della Sedicesima Primavera e le giornate
erano molto calde e a tratti afose.
Il lucido pavimento di mogano nero non era certo adatto alle corse. Per questo motivo, il solo fatto
di entrare nella villa costringeva Lilandra a riprendere l’andatura che si addiceva al suo rango. Si
aggiustò la lunga gonna rossa a balze, scuotendola per far cadere la polvere. Si avvicinò a un grande
specchio alla sua destra, incastonato nel muro e circondato da un motivo di rose d’acciaio. Cercò di
sistemare i capelli scompigliati e si accorse di avere le guance rosse. Sbuffò: succedeva ogni volta
che correva, non poteva farci nulla. Dall’atrio due grandi scalinate portavano ai piani superiori,
dove si trovava lo studio di suo padre. Lei imboccò quella di destra, godendo della piacevole
frescura del corrimano in pietra, quindi si diresse con sicurezza verso il corridoio centrale del
secondo piano.

 

L’autrice

Annarita Stella Petrino, abruzzese, insegnante di Scuola Primaria, moglie e madre, scrive fantascienza da quando, a 13 anni, ha incontrato i libri di Isaac Asimov e dei suoi robot.
Da allora ha pubblicato diversi racconti su riviste di fantascienza, webzine e siti.

Nel 2004 esce il suo primo romanzo di fantascienza “Ragnatela Dimensionale” nella collana “I Delfini” della Delos Books di Milano.
È autrice delle due raccolte di racconti di fantascienza “You God” e “Racconti nascosti nei sogni” (Edizioni il Papavero 2013 e 2015) e del romanzo breve “Immateria, al di là della Matrice” (Ed. Il Papavero 2016),
Ha ottenuto alcune distinzioni di merito in concorsi di letteratura fantascientifica e non.

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