Un regalo, una scoperta, un colpo di fulmine letterario
Certe letture arrivano nel momento giusto, quando sei pronta ad accoglierle. Per me, “Da adesso in poi” è stato proprio così. Un regalo di Natale — tra i più azzeccati degli ultimi anni — scelto da mio figlio con una delicatezza che mi ha commossa. Conoscendomi bene, sa che divoro libri come cioccolatini, e questo, pur non essendo nella mia “lista desideri”, mi ha subito incuriosita.
Conoscevo Paolo Borzacchiello di fama: avevo già ascoltato alcune sue interviste, seguito qualche video, letto citazioni sparse qua e là, l’ho sempre considerato un esperto della parola . Ma non avevo mai letto un suo romanzo. Ecco, ora posso dire che è stata una vera e propria scoperta. Perché questo libro non è solo “una storia che si legge bene”. È molto di più.
Un viaggio allegorico… che parla di noi
Il protagonista, Leonard, è un uomo in crisi. Uno di quei momenti esistenziali in cui ti sembra di aver perso la bussola, la direzione, la voglia. Un punto di rottura. E proprio da lì comincia il suo viaggio. Non uno di quelli con valigie e biglietti aerei, ma un viaggio tutto interiore, simbolico, viscerale.
Leonard scende nei meandri della propria mente — o anima, se preferisci — accompagnato da due figure improbabili e magnetiche: una ragazzina precoce e saggia, e una divinità completamente fuori dai canoni. Una donna sboccata, spettinata, con la sigaretta in mano e un linguaggio che definire “colorito” è dire poco. Eppure, proprio lei riesce a guidarlo dove serve davvero: dentro sé stesso.
Uno dei passaggi che mi ha colpita di più è quello in cui si dice che “la mente mente”. Una frase che può sembrare banale, ma che nel contesto del romanzo diventa una chiave. Perché a volte siamo noi i primi a sabotarci, a raccontarci bugie così bene da crederci. E serve qualcuno — o qualcosa — che ci faccia mettere in discussione tutto.
Un romanzo che unisce competenza e cuore
La cosa che ho amato di più è che, pur essendo un’opera narrativa, si sente che Borzacchiello ci ha messo dentro tutta la sua esperienza. Non è solo fiction: è esperienza vissuta. È lui, è Leonard, è ogni persona che ha attraversato una tempesta interiore e ha deciso di non restare a guardare.
La scrittura è coinvolgente, a tratti pungente, con dialoghi brillanti e passaggi che fanno riflettere davvero. Non è una lettura “spirituale” nel senso classico, e questo l’ho trovato un grande punto di forza. È concreta, ruvida a volte, ma sempre autentica.
Perché lo consiglio?
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Ti aiuta a fermarti, a guardarti dentro, anche solo per un attimo. Ti fa pensare alle tue “stanze interiori”, a cosa ci tieni dentro senza accorgertene.
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Perché emoziona e fa sorridere. Sì, ci sono momenti intensi, ma anche tanta ironia. Una leggerezza che non svilisce, anzi, rende tutto più umano.
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Perché è scritto con intelligenza. E qui si sente la mano dell’esperto. Non ci sono prediche, ma intuizioni. Non ci sono formule magiche, ma stimoli preziosi.
È un libro che mi ha scelta, in un certo senso. E io l’ho lasciato entrare. L’ho letto in pochi giorni, a tratti con gli occhi lucidi, a tratti col sorriso sulle labbra. E a lettura finita, mi è rimasto addosso. Come fanno certi libri che parlano proprio a te, anche se pensavi fosse solo una storia qualunque.
Se stai attraversando un momento di cambiamento, se ti piacciono i romanzi con un’anima, se cerchi letture che lascino il segno: “Da adesso in poi” potrebbe essere anche per te.
L’hai già letto? Raccontami nei commenti che effetto ti ha fatto. Oppure, se lo leggerai, fammi sapere se ti ha lasciato qualcosa dentro, proprio come è successo a me.