Rece 127 express
Passione scrittura

OurFreeTime Recensione “127 Express” di Alessio Chiadini

Oggi vi parlerò di una narrazione scanzonata e ironica

La mia recensione

 

Leggere questo libro è come fare una lunga gita scolastica. I protagonisti sono giovani adulti ma con l’atteggiamento e la maturità di un gruppetto di adolescenti. Ammetto che non è esattamente il mio genere di lettura, in alcuni momenti ho sorriso e in altri invece l’atteggiamento superficiale e maschilista mi ha infastidito. Ho comunque l’abitudine di cercare in ciò che leggo qualcosa che mi colpisca, che mi rimanga, ogni storia ha le sue sfumature e caratteristiche e ogni personaggio o racconto può trasmetterci qualcosa. Ho apprezzato il racconto in cui il gruppetto di amici ha portato la scatola con le lettere alla “vecchia fiamma” del nonno di uno di loro, anche un piccolo “branco” di zucche apparentemente vuote è rimasto colpito dalla dolcezza del momento. Interessante anche la rivisitazione de “Il canto di Natale” di Dickens in chiave moderna, ironica e piaciona.

SCONSIGLIATO: A chi cerca una trama vera e propria, a chi spera in un cambiamento radicale
CONSIGLIATO: A chi cerca ironia e leggerezza, stile cinepanettone. A chi non ha paura di guardare una realtà comune e attuale.

 

«Poi lo rimetti dentro, vero?»

chiedo distratto mentre il traffico scorre lento sotto un’afa primaverile che sa di Apocalisse.

«Ovvio, se no poi si secca. Lo uso, ci tengo.»

«Ma come cazzo hai fatto a prender freddo in Aprile che fa quindicimila gradi all’ombra?»

domanda Tette’ rimirando il buro cacao nelle mani del Fangio.

«Eh, caro»

risponde quello

«Quando l’amore ti piglia non ti offre del vino e ti chiede se ti sei fatto il bidet!»

«Certo che potevi uscire dalla cella frigorifera…»

obietto sguinzagliando gli occhi oltre l’incrocio.

«To’osuko ti ha accantonato tra un involtino primavera e un gamberone congelato e ti ha fatto l’amore?»

«ATSUKO…più o meno sì: mi ha preso, mi ha afferrato i testicoli con decisione e si è servita.»

dice il Fangio prendendo un grappolo d’uva che non possiamo vedere.

«E come è stato? Si è condita la nian gao?»

S’informa Tette’ che non ci sta più dentro.

Se lui trovasse una ragazza infoiata quanto lui bè, l’incontro causerebbe un paradosso ormonale il cui risultato potrebbe provocare una reazione a catena che scomporrebbe la tessitura del continuum boxer-tanga distruggendo l’intero universo.

Riconosco che è l’ipotesi più pessimistica: la distruzione potrebbe essere molto circoscritta e limitata al nostro appartamento.

Bontà Divina!

 

 

Lella Dellea

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