Recensione "Il caldo alito della vita"
Passione scrittura

Recensione “Il caldo alito della vita ” Anna Martina

Oggi parliamo di un racconto al femminile.

La vita a volte è imprevedibile e per apprezzare ciò che siamo e ciò che abbiamo è necessario commettere errori e imparare da essi .

 

Ho terminato da poco la lettura di questo lungo racconto. Il filo conduttore è la vita di una donna Susy, persona semplice ma forte e determinata, capace di grandi sacrifici ma anche di colpi di testa e di ingenuità. Una donna d’altri tempi, i fatti si volgono nel secolo scorso, che comprende ed accetta convenzioni e regole senza mai riuscire però ad adeguarvisi completamente. Una persona alla continua ricerca dell’amore, quello vero, quel sentimento capace di smuovere le montagne, di ridare forza ed energia. Susy riesce, tra mille difficoltà , ad insegnare questo sentimento anche i figli, in particolar modo al terzogenito. La distanza fisica, la delusione e le difficoltà non riusciranno infatti a scalfire il loro legame, solido ed indistruttibile.

 

 

Ritornando nel suo scompartimento vi trovò una donna che stava allattando al seno il suo pargolo.

Si sedette di fronte e, nonostante la delusione viva in sé, si beò di quell’immagine.

Quel quadretto era, in fondo,l’inizio di tutto, il perpetuarsi della vita, l’essenza vera dell’esistenza, l’eternità…

 

Il sole di ottobre faceva ancora sentire il suo tepore. Dalla fattoria proveniva l’odore del fieno arso dal sole.

Un cane randagio stava abbeverandosi alla fontana. Walter era nella stalla a mungere una delle sue mucche.

La porta era aperta per far passare un po’ d’aria fresca in quel luogo mal odorante.

Di lontano una figura di donna stava avanzando verso il portico della casa. La riconobbe subito.

Anche sua madre, seduta sulla verandina, aveva riconosciuto Susy.

Si levò per andare ad avvertire suo figlio, ma questi era già fuori.

 

 

CONSIGLIATO: A chi ama gli spaccati di vita, a chi vuole rivivere epoche lontane ma non troppo, a chi cerca autenticità e semplicità permeate di sentimento

SCONSIGLIATO: A chi cerca lo storico in senso stretto con molti dettagli relativi all’epoca in cui si svolgono i fatti o la descrizione precisa dei fatti dell’epoca, a chi tende a giudicare moralmente i personaggi e le loro attitudini anziché cercare di immedesimarsi

 

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