Le quattro stagioni del commissario Livia
Passione scrittura

Recensione “Le quattro stagioni del Commisario Livia” Silvestra Sorbera

Quattro stagioni e quattro indagini

Il commissario Livia, una donna complessa che si districa tra indagini e vita privata

Dopo aver terminato la lettura sono lieta di condividere con voi la mia opinione.

 

I Quattro racconti sono ben delineati, collegati tra loro ma in realtà leggibili anche separatamente. Il commissario è una donna originale ma con notevole personalità, introversa, un po’ asociale ma acuta e intelligente, molto autonoma e poco influenzabile dalle tradizioni e dalle opinioni altrui.
Sul fidanzato medico legale poi, che dire? Posato, probabilmente bello e affascinante, capace di tollerare il carattere non troppo malleabile della compagna e il suo lavoro non convenzionale.
In alcuni tratti ho ritrovato un’atmosfera stile Commissario Montalbano e scusate se è poco … ricordare, seppur in parte, la penna del grande Camilleri!
Purtroppo ho notato qualche refuso che ha reso la lettura meno fluida nell’ultima parte, ma in numero esiguo.

CONSIGLIATO: A chi vuole provare a risolvere gli enigmi durante le indagini, a chi apprezza le donne indipendenti, a chi cerca una lettura intrigante ma non eccessivamente impegnativa
SCONSIGLIATO: A chi cerca azione estrema, scene violente, corse contro il tempo. A chi crede che una donna sia meno capace di un uomo nelle indagini e nei ruoli di responsabilità in genere.

 

Voleva far trovare a Gabriele la dispensa piena, o quasi piena, aveva intuito che il
suo stile di vita non era molto gradito al medico legale che amava un’alimentazione più
salutista e quindi optò per comprare della pasta, verdura, frutta, del cioccolato fondente,
zucchero per il caffè visto che tanto lei le torte non le sapeva fare ma Gabriele beveva il
caffè zuccherato. Si soffermò vicino allo scaffale della farina, ne prese un pacco da un
chilo, molto probabilmente sarebbe scaduta nello scaffale di casa sua visto che l’ultima

volta che aveva cucinato una pizza in Italia non c’era l’euro ma, persa dall’entusiasmo
della sua notte con Gabriele decise di azzardare l’acquisto. Passò poi al reparto
macelleria dove fece scorta di un po’ di tutto, per cena aveva previsto una cotoletta e
una bella insalata di pomodoro, un menù facile e gustoso.

Total Page Visits: 1391 - Today Page Visits: 2

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *