Una valle sperduta, un uomo solitario e un segreto molto pericoloso
Scopriamo insieme l’ultimo Thriller in casa ODE Edizioni
Titolo: l’odore della morte
Autore: Irene CATOCCI
Editore: ode edizioni
Genere: Thriller
Pov: 1° e 3° persona alternati
Data pubblicazione: 10 febbraio
Pagine: 200
Serie: 2° di dilogia
Autoconclusivo: sì
Avvertenze: contiene scene di sesso omosessuale e tratta tematiche che potrebbero urtare lettori sensibili.
La Storia
Avers. Cantone dei Grigioni.
Gli abitanti della valle, sperduta tra le montagne svizzere, si domandano chi sia lo straniero che alloggia nella baita isolata. È schivo, taciturno e, ne sono sicuri, nasconde un segreto.
Davide Profeta, ricercato dalle forze dell’ordine italiane, si è creato una nuova identità, indossando una delle sue innumerevoli maschere, che riescono a farlo sentire sicuro: un uomo come tanti, senza un passato e con il futuro da costruire.
Davide ha un segreto che se rivelato manderà all’aria l’intera messinscena.
L’arrivo in città di un giovane transessuale, però, cambierà le carte in tavola. Davide ripercorrerà una strada che credeva ormai superata, un viale insanguinato e intriso di ricordi che credeva di aver sepolto a stento nella memoria.
La belva, anche se ridotta in catene, conserva lo spirito che la rende tale. E così farà Davide: per non essere divorato dalla nostalgia, farà riemergere dalle ceneri di un passato troppo vicino la sua natura più nascosta, uccidendo. Ancora.
L’inferno non gli fa più paura, ci ha fatto la guerra e poi la pace, fino a diventare amico del diavolo in persona. L’inferno è solo un posto desolato in cui si annidano le anime sole, un non luogo della mente in cui annegare e morire. Dicono che quando una persona tenta il suicido rimanga un danno dentro di lei, un buco nero in cui precipitare quando la vita si fa dura. Se hai giocato a nascondino con la morte, sei segnato per sempre e gli inferi diventano tuoi alleati. L’inferno è proprio quel nulla di cui ti ingozzi fino a scoppiare.
L’autrice Irene Catocci
Irene Catocci vive in Maremma, immersa nel verde e nella tranquillità (il più delle volte), con il marito, le due figlie e un levriero con l’indole di un gatto. Ha iniziato a scrivere per dare corpo e anima alle voci dentro la sua testa. Dicono di lei che sia lunatica ma affidabile. Divoratrice di romanzi thriller e film splatter, ha anche un’anima romantica (per buona pace di suo marito) che riversa nei suoi protagonisti, facendogli compiere le dichiarazioni d’amore più disparate.
Della stessa autrice: Il dono. J.Skull. Cuore di Jagoda. Quel Mare Profondo. Doomed e Schegge di vetro.
Ed ecco a voi la Cover