Oggi parliamo un testo toccante. Si tratta della storia di una donna, Rita, con una vita apparentemente perfetta che, all’improvviso, vede tutto il suo Mondo crollare ma decide di affrontare le nuove sfide con dignità, eleganza e intelligenza. Un intenso percorso di cambiamento e trasformazione, per rimettere insieme i cocci e migliorare, esattamente come nell’antica tecnica del kintsugi.
Iniziamo il 2023 con una recensione, realizzata con il metodo CEA ( Curiosità, Emozione e Autodisciplina) di “Le cicatrici d’oro” di Maria Adele Cipolla
Cambiamento e trasformazione come parole chiave di un’ esperienza di vita
Il testo si apre con questa introduzione:
Il kintsugi, il cui significato è “riparare con l’oro”, è una tecnica giapponese che consiste nell’utilizzo di oro liquido per riparare il vasellame rotto, rimpiazzando col metallo prezioso le venature mancanti; in quel modo la ferita dell’oggetto diventa la sua parte più bella, suggerendo che i traumi, le cicatrici e le imperfezioni possono dare a una persona l’opportunità di esprimere la parte più preziosa di sé.
Cambiamento e trasformazione, il Kintsugi sul vaso della vita di Rita attraverso curiosità, emozione e autodisciplina
Come sempre la mia è l’opinione di una semplice lettrice, non una critica letteraria o la recensione di un esperto di settore. Da anni adotto una tecnica ideata da me per apprendere, memorizzare e interiorizzare. Il procedimento è piuttosto intuitivo, seleziono gli aspetti che mi incuriosiscono, approfondisco ciò che mi emoziona e lo faccio leggendo con assiduità e disciplina.
Seguendo questo tre pilastri cerco quindi di riassumervi il mio pensiero su “Le cicatrici d’oro” di Maria Adele Cipolla
Curiosità
Il testo è ricco di spunti. La storia è ambientata infatti nella Sicilia degli anni ’60, una situazione storica e sociale di cui ammetto di conoscere ben poco, essendo nata parecchi anni dopo in Lombardia.
Scoprire il modo di vivere, le consuetudini, i pregiudizi e gli ostacoli tipici della vita dell’epoca, e in particolare di una donna dell’epoca è stato molto stimolante. Purtroppo parte di questi preconcetti sopravvive tuttora ma è grazie a donne come Rita, coraggiose, determinate e capaci di portare avanti la loro battaglia in modo dignitoso, rispettoso, non aggressivo ma estremamente tenace e determinato che, lentamente, le cose stanno cambiando.
Ho apprezzato molto lo stile dell’autrice capace di descrivere la situazione in modo preciso e schietto, che permette al lettore di immergersi in una realtà differente.
Emozioni
Come ho già scritto più volte, l’emozione è una delle componenti più importanti in un libro. Un testo ben scritto a livello formale ma che non trasmette emozioni risulta noioso e viene dimenticato in brevissimo tempo mentre una storia che ti fa battere il cuore per la gioia, ti fa salire il sangue al cervello per la rabbia, ti fa piangere per la tristezza, ti fa accapponare la pelle per il disgusto o ti fa sorridere per la gioia lascia, inevitabilmente il segno. Posso affermare con assoluta certezza che “Le cicatrici d’oro” è quindi un libro che mi rimarrà impresso nel cuore e nella mente.
Autodisciplina
Amo leggere e quando la lettura è scorrevole la trama ti coinvolge affrontare un libro dall’inizio alla fine è un vero piacere, tuttavia, devo sempre fare i conti con giornate di 24 ore e il tempo è un bene prezioso quindi è giusto capire quanto impegno ha richiesto l’attività di lettura e recensione del libro di cui stiamo parlando.
Questo potrebbe aiutare anche un possibile nuovo lettore nella scelta.
Ho completato la lettura in 12,5 ore circa distribuite in 8 giorni. Per il riordino delle idee e degli appunti, la stesura dell’articolo, l’ottimizzazione SEO e la predisposizione per la pubblicazione ho utilizzato altre 2 ore circa.
Concludo ringraziando l’autrice per la richiesta di recensione al nostro Blog, per il materiale fornito e per la pazienza nell’attesa ( come vi raccontavo nel post di ieri infatti il blog ha subito una battuta d’arresto e i tempi di realizzazione degli articoli si sono decisamente allungati)