Una nuova avventura per la travolgente signora Olga
Il commissario Schiappacasse risolverà l’ennesimo mistero grazie all’aiuto dell’ arzilla pensionata
Prima di leggere le mie opinioni vi consigliamo di leggere il precedente post a riguardo
L’opinione di Lella – “Dal letame nascono i fiori” di Vincenzo Galati
Leggo sempre con piacere i romanzi di Vincenzo Galati. Ho ritrovato in questa nuova avventura la freschezza e la dinamicità del racconto. Olga, la simpatica e arzilla “vecchietta” che avevo già avuto modo di conoscere durante la lettura di “Beata Gioventù” ha affrontato con determinazione e un po’ di incoscienza anche questa avventura. Lo stile è pulito, le espressioni chiare e i dettagli molto curati. Frasi, ambienti, azioni e descrizioni di piccole abitudini sono inseriti in modo equilibrato per creare la giusta dose di curiosità ma anche per inserire degli attimi di “pausa” di stacco e dare la possibilità al lettore di riflettere, ipotizzare, di sentirsi parte dell0’indagine. Se dovessi fare un paragone azzardato potrei definire Olga come una sorta di Jessica Fletcher della riviera ligure, con caratteristiche più Italiane della tanto amata protagonista della serie TV.
SCONSIGLIATO: A chi cerca thriller sanguinosi con indagini dettagliate stile CSI, a chi ama i dettagli polizieschi, a chi vuole un giallo con molte connessioni psicologiche
CONSIGLIATO: A chi vuole sorridere durante la lettura, a chi ama i personaggi sui generis, a chi è in grado di sentirsi “parte della storia”, a chi come me si è affezionato a Olga e ai suoi amici (adoro l’ingenuità e la naturalezza di Berta per esempio)
“Vedo che legge molto” osservò lui additando una libreria strapiena.
“Oh, quelli. Sono soltanto dei libri gialli. Mi piace risolvere gli intrighi.
Quelli che mi sono piaciuti di più li tengo… solo una lettura d’evasione; un qualcosa come il giardinaggio per lei.”
Si fermò guardandolo imbarazzata per la supposizione fatta.
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