Recensione Sei il mio effetto collaterale
Passione scrittura

Ourfreetime recensione “Sei il mio effetto collaterale” di Isabella Vanini

I colpi di fulmine esistono!

Oggi vorrei parlarvi di un romance in cui una giovane donna rimane folgorata da un ragazzo più giovane di lei.

La mia recensione

Il romanzo è molto piacevole. La storia è semplice e complessa allo stesso tempo. Non ci sono grandi azioni o scene plateali, una storia verosimile, coinvolgente, dolce e amara.
L’autrice esprime bene le emozioni, le paure, le gioie, le passioni e le difficoltà dei protagonisti e dei personaggi secondari. Non ho mai vissuto una situazione simile a quella narrata ma è stato semplice immergersi in questo scenario, entrare in sintonia con Giulia e provare ad immaginare cosa passa nella testa di Daniele. Nonostante i preconcetti iniziali, da mamma di un diciassettenne, è stato facile abbattere i muri e comprendere questo legame strano. Sono un’inguaribile romantica e amo il lieto fine ma anche i sacrifici per amore, ovviamente non vi svelerò per quale finale opta l’autrice ma l’ho adorato e mi sono anche un po’ commossa.
Uno stile semplice ma curato, si avverte amore per il lavoro svolto.
SCONSIGLIATO: A chi non ha intenzione di abbattere i muri delle convinzioni, a chi tende a giudicare a priori senza approfondire, a chi vede la differenza d’età come un ostacolo insormontabile.
CONSIGLIATO: A chi cerca una storia d’amore, a chi vuole un racconto da un punto di vista diverso, a chi ha uno spirito romantico.
Vi lasco anche il link qualora il mio articolo vi abbia incuriosito.

 

So che questa storia mi sta distraendo troppo, non è affatto giusto o sensato.

È una cosa da pazzi… e niente, devo chiamare So-yon immediatamente o rischio di sclerare.

«Ehi, ti disturbo?» la investo, mentre inizio a camminare avanti e indietro per la stanza.
«No, ma fai in fretta. Devo studiare, cosa che non sono lʼunica a dover fare, genio.»
«Touché, ma ti ci metti anche tu, adesso? I miei mi hanno già fatto una testa così. A che ora hai pranzato, scusa?!»
«Molto presto» risponde.

«Sai che non riesco a dormire troppo la domenica. Sono così abituata ad alzarmi poco prima delle sette per la scuola che più delle otto del mattino non dormo
mai, anche quando potrei farlo e anche se ho fatto le ore piccole. Ma tu che hai? Hai una voce…»
Mi legge sempre dentro e ha un udito fine.

«Quella donna mi ha messo un like. Ti rendi conto di quanto è malata? Non è normale una così, che pensi a suo figlio, piuttosto, che stia dietro a lui. Cosa faccio, la rimuovo come già volevo fare?»
«No! Ne abbiamo già parlato. Visto che non si sa mai, per ora lascia che ti segua. O, in caso di problemi, dove vai senza prove? Ragiona» mi rimette al mio posto.

Lella Dellea

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