Ritorno a Barastiria
Passione scrittura

OurFreeTime “Ritorno a Barastiria” di Viviana Maria Nobile

Tra fantascienza e Fantasy per un testo dal sapore cinematografico

“Ritorno a Barastiria” è il titolo del nuovo libro edito dalla Casa Editrice Horti di Giano.

 

 

“Mi sentivo divisa tra un passato in cui ero stata una figlia umana e serena,
e un futuro, il quale appariva ambiguo, oscuro.

Di una cosa ero certa:
in quel futuro prossimo, non sarei più stata la stessa.”

 

 

Nato dalla penna di Viviana Maria Nobile, questo testo racconta la storia di Sora, una giovane orfana terrestre che, a seguito di un evento molto doloroso, decide di intraprendere un viaggio per conoscere meglio se stessa e la sua storia.

Disponibile dal 21 Maggio 2021

sul sito dell’editore (www.hortidigiano.com)

in tutti gli store online e nelle librerie.

“Una storia a cavallo tra due mondi. Le città della Terra sono state da tempo colonizzate dai Gofra, un popolo ibrido formatosi dall’unione tra terrestri e Faeliti, quest’ultimi
provenienti da una dimensione spaziale lontana: Barastiria.
Sora è una giovane orfana terrestre cresciuta come una guerriera, a Torino, da un’amorevole famiglia Gofra che le ha insegnato i sani valori della vita.

Ma la pace non è di casa e presto un evento porterà la ragazza a crescere rapidamente, dovendo affrontare un viaggio interstellare per scoprire le sue origini.

Viviana Maria Nobile ha magistralmente plasmato un personaggio umano nei modi quanto ricco di risorse interiori, che dovrà però scoprire e comprendere passo dopo
passo, colpo dopo colpo.

Il senso di una vita sa essere terribile quanto arricchente e profondo sul piano delle emozioni: bisogna saper scindere.”

 

 

“Doveva essere proprio così, come la sognavo ogni notte: il cielo blu cobalto, macchiato da tante piccole stelle disposte su un morbido manto indigo.

Attaccate l’una all’altra, formavano delle linee rette parallele che giravano tutto attorno, come volte di quella magica terra.

Sognavo di stare coi piedi nel morbido e umido terreno,

di provare un piacevole solletico causato dall’erba scossa dal passaggio dei venti che provenivano dal mistico Monte Uro.

Lo sguardo soleva perdersi tra i passi delle imponenti montagne che,

solitarie, vegliavano sui figli di quella terra.

Gli abitanti erano nati insieme alle radici degli alberi, dalle acque di quei fiumi celesti, dal sale di quei mari.

Figli che possedevano dentro di loro energia proveniente dalla dimensione stessa, portatori di poteri e abilità inimmaginabili.

Entità sovrannaturali, tanto potenti nella forza quanto umili e magnanime nello spirito.

La loro parola corrispondeva a verità e il loro cuore propendeva per la giustizia.

Tenaci e impavidi, trasformavano la paura di morire nel coraggio di continuare a lottare per difendere le creature più deboli e bisognose.

Con le loro armi sedavano l’odio e sconfiggevano i malvagi.

Uomini? Alieni? No. Dei.”

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