Oggi vorremmo parlarvi di un romanzo di fantascienza.
Scienza e umanità a braccetto per un’avventura davvero speciale
RALF è un’avventura tecnologica ambientata in un futuro molto vicino all’interno di laboratori di ricerca universitari. Sebbene la trama sia sostenuta da un ritmo veloce e incalzante, con vicende e situazioni tipiche di una spy-story, le teorie scientifiche alla base del libro, lo rendono a tutti gli effetti un romanzo di fantascienza, anche se un po’ insolito a causa di una grande attenzione alla psicologia dei personaggi.
Da un punto di vista narrativo, la storia racconta due vicende parallele che si svolgono in due diverse università, una in Italia ed una negli Stati Uniti, legate tra loro da un comune denominatore. Entrambi i gruppi di ricerca svolgono infatti, all’insaputa l’uno dell’altro, esperimenti sull’Intelligenza Artificiale, anche se applicata a settori diversi: la robotica in Italia e qualcosa di simile alla realtà virtuale in America. RALF è appunto in nome del piccolo robot realizzato in Italia dal giovane ingegnere Marco Ranieri.
La sparizione di preziose informazioni dal laboratorio italiano, e il sabotaggio del centro di calcolo statunitense rivelano improvvisamente ai giovani studiosi l’inaspettato interesse di misteriosi individui per i loro esperimenti, apparentemente innocui e puramente accademici. Più in là si capirà che sono addirittura due le organizzazioni segrete che si interessano di queste ricerche: anche se per motivi diversi, entrambi i gruppi sono infatti convinti che il grosso impulso che questi studi potrebbero dare alle ricerche sull’Intelligenza Artificiale possa portare rapidamente alla creazione di entità così realistiche da poter essere considerate una vera e propria forma di vita. Dopotutto un piccolo robot in grado di cercarsi da solo l’energia di cui ha bisogno per sopravvivere ed un centinaio di bot virtuali in grado di chattare con un essere umano senza che questi riesca a rendersi conto che non sta parlando con un suo simile ma con un software intelligente, non sono forse da considerarsi vivi?
I due gruppi ritengono che se queste convinzioni diventassero il sentire comune della gente e dell’opinione pubblica, le autorità internazionali sarebbero costrette a proteggere e preservare le nuove forme di vita nate da queste ricerche, e a regolamentare quindi l’utilizzo di queste tecnologie, limitandone fortemente l’uso a scopo militare come già avvenuto in passato per la biogenetica e per simili discipline. È proprio la convinzione che da queste ricerche possa nascere una nuova morale, la cosiddetta Cyber-etica, a spingere questi fanatici a sabotare le ricerche da un lato, e ad impadronirsi dei risultati raccolti dall’altro.
Ma se uno di questi due gruppi è uno dei soliti gruppi terroristici alla ricerca di una nuova arma, ai quali ci hanno abituato da sempre gli Action-Book americani, la novità del romanzo sta nel fatto che a questi studi sia interessata anche un’insolita e quanto meno sorprendente organizzazione segreta denominata HOPE, Hidden Organization for the Peace on the Earth, che non si prefigge lo scontato obiettivo del dominio del mondo, quanto invece la apparentemente più nobile missione di favorire diffusione della Pace sul nostro pianeta. Ma il bene non sta mai tutto da una parte, e il lettore scoprirà ben presto che la fantomatica HOPE non è mossa da istinti propriamente umanitari e benefici, ma da interessi economici molto meno filantropici. L’organizzazione è stata infatti voluta e costruita a tavolino da un manipolo di potenti industriali di tutto il mondo, produttori di frigoriferi, telefonini, televisori e altri beni di consumo, con l’obiettivo di creare e mantenere un clima mondiale favorevole al diffondersi del modello consumistico occidentale, e ad aumentare così i propri mercati, che possono prendere piede soltanto laddove regnano pace e tranquillità e soprattutto benessere.
E’ in questo contesto di intrighi internazionali che si trovano improvvisamente catapultati Marco, la sua compagna Lisa, e i loro amici italiani e, contemporaneamente, è in una situazione molto simile che si trovano anche Mark Schwartz e i suoi colleghi americani, dall’altra parte dell’oceano. Una trama appassionante che diventa però anche l’occasione per raccontare la complicata vita di coppia di Marco e Lisa che cercano, non senza qualche difficoltà, di far convivere le loro forti e differenti personalità col sentimento che li lega e con la caparbietà di entrambi, che li spinge a non rinunciare alle loro abitudini, alle loro convinzioni e alle loro aspirazioni, neppure in nome del loro amore.
Chi vincerà? HOPE, i terroristi, o i ricercatori? L’amore oppure la ragione?
Beh, per saperlo non vi resta che da leggere il romanzo!
Un romanzo che guarda al futuro prossimo, e ci propone fin da oggi interrogativi coi quali, forse, domani dovremo confrontarci davvero.
Per maggiori informazioni: