Genialità e talento per creare una musica unica.
A 16 anni dalla scomparsa ricordiamo oggi Ray Charles, cantante, artista a tutto tondo capace di unire soul, country, jazz e gospel
“La musica non può essere separata da quello che sono. Fa parte di me: non posso fare a meno della musica come non posso fare a meno del mio fegato.
Credo che Dio mi chiamerà a Lui quando sarà pronto.
E allora avrò un sacco di tempo per fare una lunga vacanza”
Così si raccontava, con semplicità e realismo.
Ma chi era Ray Charles?
Nato nel 1930 ad Albany (Georgia, negli Stati Uniti) da una famiglia umile ma crebbe in Florida con la madre dopo che il padre li abbandonò.
La sua infanzia fu segnata da un tragico evento, la morte del fratello George, di soli quattro anni, annegato per un tragico incidente davanti agli occhi attoniti di Ray, poco più grande di lui.
Di quegli anni ricordava anche il suo primo contatto con la Chiesa Battista vicina a casa, dove fu introdotto non solo alla religione, ma anche alla musica.
A soli sei anni diventò cieco anche se la causa certa non è chiara, da quel momento frequentò una scuola per studenti ciechi a St.Augustin, in Florida, dove imparò a scrivere musica e a suonare pianoforte, sassofono e clarinetto.
A quindici anni, rimasto solo, iniziò a lavorare come musicista itinerante. Umo curioso e attento fu sempre attratto dalla musica di tutti i generi. L’udito e l’innato senso del ritmo lo hanno aiutato da questo punto di vista.
C’è chi dice che fu proprio lui a iniziare un nuovo stile musicale: il “soul”.
Ha sempre usato strumenti “modificati” per adattarsi alle sue esigenze: il pianoforte, ad esempio, aveva tutti i tasti dello stesso colore, ma quelli che dovrebbero essere neri erano più rialzati ed appuntiti, mentre i tasti bianchi erano più “bassi” del solito e perfettamente lisci.
Iniziò a registrare nel 1947 , uno dei suoi maggiori successi dell’epoca è stato “Confession Blues”.
Nel corso degli anni ’50, continuò a unire blues, gospel e jazz, realizzando composizioni dinamiche, che divennero molto popolari
Il resto della vita di Ray non si può definire in linea con il suo successo a livello musicale.
A livello affettivo ebbe ben 12 figli da 7 donne diverse e per molti anni fece uso di sostanze illecite; nel 1974 fu arrestato perché in possesso di eroina.
Negli anni ’80 ebbe successo in tutto il mondo: la sua cover di un famoso brano giapponese arrivò al terzo posto della hit-parade del paese del Sol Levante.
Suonò per l’elezione del presidente Ronald Reagan e anche per Bill Clinton.
Nell’85 partecipò a “We Are the World” che si rivelò un’esperienza positiva nonostante dei problemi al timpano che fortunatamente riuscì a risolvere.
Ray Charles si spense il 10 Giugno 2004
“Non sono un cantante country: sono un cantante che canta canzoni country.
Non sono un cantante blues, ma posso cantare il blues.
Posso anche cantare canzoni d’amore.
Non sono uno specialista, ma posso essere definito un factotum”.