Rock You
Passione scrittura

Rock You di T.J. Blacksky

La musica come colonna portante di esperienze di vita intense e “graffianti” come il Rock

 

Titolo: Rock You

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Pagine: 261

Genere: Romanzo M/M

Note: Il romanzo contiene due illustrazioni.

 

 

 

“Non voglio perderti di nuovo.

Non voglio che il mondo ci travolga.

Non m’importa che la gente ci veda, stretti l’uno all’altro.

Voglio solo proteggerti, voglio che tu sappia chi sono veramente.”

Quella melodia sarebbe stata la loro, per sempre.

T.J. Blacksky

Rock you
Rock you

La storia Rock You

Danny è un giovane musicista, iscritto alla Music&Sound Design Accademy di Boston per inseguire quel sogno condiviso fin dall’infanzia con il suo ex migliore amico, Josh, che non vede più da anni. Nonostante il forte desiderio del voler sfondare nel mondo della musica, Danny ha molte domande che necessitano di una risposta. Non ha mai compreso la reale motivazione dell’improvviso allontanamento di Josh nei suoi confronti, ma sa che questo gli ha fatto molto male, facendolo sentire come uno spartito incompleto, alla ricerca della nota giusta per cancellare quella brutta stonatura su una melodia quasi perfetta.

Quando la sua nuova avventura nell’accademia musicale sta per avere inizio, una vecchia conoscenza farà la sua comparsa sulla soglia dell’appartamento che dovrà condividere con un coinquilino. Il passato tornerà a far visita a Danny, che si troverà in balia di sentimenti discordanti. Riuscirà la sua amata musica a risolvere i suoi conflitti interiori e accordare le sue emozioni?

 

“L’aveva salvato da se stesso e colorato la sua vita che era diventata un grigio spento e senza emozioni,

raccontandosi menzogne ma… era un pessimo bugiardo.”

E un piccolo estratto per farvi un’idea.

 

Emise un verso di frustrazione e si prese la testa tra le mani, sedendosi a terra con la schiena poggiata contro gli sportelli della cucina.

Sospirò e cercò di mantenere la calma anche se non era facile pensando che si era palesemente dichiarato.

«Sono uno stupido», borbottò tra sé e sé.

Erano solo frammenti di sensazioni, ma sufficienti per essere intensi e pian piano far riaffiorare tutto ciò che era successo in quella stanza.

Si portò un dito sulle labbra e cercò di ricordare quell’esatto momento in cui aveva avuto il coraggio di baciarlo,

rischiando di prendere un gancio in piena faccia.

Invece… no, nessun pugno.

Ma solo la forte stretta del suo braccio attorno alla vita, il calore del suo corpo e le labbra che si schiudevano.

Ringraziamo l’autore per il materiale fornito

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