Da oggi una nuova rubrica settimanale dedicata alla poesia e alla musica
Gli ultimi mesi ci hanno portato ad un cambiamento, perché non raccontarlo in versi?
Cambiamento
Seduti su quella vetta
osservavamo in lontananza quel bagliore lontano.
Si stava avvicinando ma apparentemente senza fretta,
poi, all’improvviso, è giunto qui e lo abbiamo toccato con mano.
Sconquassati, confusi,
chiusi nelle nostre case e nei nostri cuori.
Gioa, dolore, fatica e sorrisi si sono fusi
in silenzio, senza clamori.
Non importa in realtà cosa sia,
non ha un volto, una sostanza, non possiede concretezza,
ma la vita che conoscevamo ci ha portato via,
ha cambiato molte cose, questa è la sola certezza!
Puoi credere che sia bene o male,
puoi ascoltarti o chiuderti in una bolla di rabbia e delusione,
puoi vederla come un percorso o solo come una strada che sale,
puoi osservare la bellezza complessiva della roccia o concentrarti solo sulla sua erosione.
Questa nuova realtà è ormai giunta,
non sarà definitiva e non conosciamo ciò che diverrà,
ma abbiamo imparato che la meta non è mai raggiunta,
e che chi si apre alla vita qualcosa scoprirà.
Seduti su quella vetta
il silenzio ci avvolge ,
c’è chi guarda l’orizzonte e vede solo una linea retta,
e chi, con sguardo di curiosità, accetta l’emozione che lo travolge.
Come potete immaginare ho scritto questa breve poesia pensando al periodo di lock down. Un’esperienza strana, per quanto mi riguarda, faticosa e sofferta ma anche inaspettatamente ricca di stimoli. Dopo una prima fase di confusione e sgomento è stata un’occasione per riflettere, conoscersi meglio e trasformare le difficoltà in risorse preziose, grazie ad una nuova consapevolezza. Come dicevano gli antichi filosofi greci la felicità non si trova nel raggiungimento dello scopo ma nel modo in cui si vive il percorso.
Come nella citazione di Helen Keller pubblicata lo scorso lunedì :
“Una vita è felice non quando mancano, ma quando si conoscono le difficoltà”