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OurFreeTime Segnalazione “Tutta la luce che sei” di Maria Laura Caroniti

Tutta la luce che sei

OurFreeTime Segnalazione “Tutta la luce che sei” di Maria Laura Caroniti

Festeggiamo la festa della donna scoprendo la nuova veste del romanzo “Tutta la luce che sei”

Una storia sulle seconde possibilità, sul valore della fragilità e il potere dell’amore.

 

TUTTA LA LUCE CHE SEI
Maria Laura Caroniti

IN VENDITA DALL’8 MARZO 2021

Versioni disponibili: ebook e cartaceo

 

“Capriccio o non capriccio, l’attrazione per Amoret non si era placata.

Era brace, gli altri potevano pure non vedere la fiamma, ma il calore era lì, costante, sotto il fuoco addomesticato e nascosto, bastava un niente per bruciare ancora.

E l’immagine di loro due abbracciati, delle loro bocche incollate, era una memoria che il suo corpo non riusciva a scordare.”

 

La Storia

Un faro dismesso sul mare e poco tempo per salvarlo da speculatori senza scrupoli.

Due eredi: Sevan Facinelli, un talentuoso architetto di città, e Amoret Reed, l’ingegnere ambientale, figlia dell’ultimo guardiano, che ha sempre vissuto lì, in quel lembo di oceano e sabbia.

Entrambi hanno un segreto da nascondere e una ferita da proteggere.

Dalla vita, Sevan ha imparato a non abbassare mai la guardia e a non fidarsi di nessuno; Amoret è in grado di leggere il vento, ma non il cuore di quel giovane uomo così solitario.

L’uno avrà bisogno dell’altra per riannodare i fili ingarbugliati del passato e portare alla luce le verità più scomode, le uniche in grado di cambiare le loro vite per sempre.

Una storia sulle seconde possibilità, sul valore della fragilità e il potere dell’amore.

estratto tutta la luce che sei

estratto tutta la luce che sei

Maria Laura Caroniti vive a Groningen, nel nord dei Paesi Bassi. Ha esordito nel 2018 ed è anche autrice di erotic-romance, scritti sotto pseudonimo.

 

“Credeva che prendere la decisione più logica gli avrebbe permesso di riavere la sua vita, ma non era così.
E se prima gli bastava tornare a New York perché tutto fosse quasi come prima, adesso era diverso.
Qualsiasi cosa facesse, qualsiasi cosa pensasse, la mente tornava ad Amoret, alla casa del faro, e il desiderio di essere lì con lei si faceva intollerabile.
Quando attraversò quel gigante di metallo che era il ponte di Sagamore, la radio passò I hate U I love U.
Sevan vide lo scintillio dell’oceano e pensò che quello era tutto ciò che voleva.
Era quasi l’alba, ma non avrebbe aspettato.
L’avrebbe svegliata; non aveva idea di cosa le avrebbe detto ma le parole sarebbero venute da sole.
Doveva parlarle.
Doveva parlare con Amoret.
Era stato così poco uomo da voltarle le spalle, sparire e tornare come se la sera del Ringraziamento non fosse mai esistita, come se tra loro non fosse successo nulla.
Come se lui non fosse stato così felice da dimenticarsi i casini dell’ultimo anno.
Cielo, sabbia e acqua: ogni cosa era al suo posto, l’orizzonte interrotto soltanto dalle nuvole.
Sevan desiderò prendersi a pugni in faccia.
Desiderò baciarla, raccontarle tutto, chiederle perdono.”
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